I dati Istat, per l’anno 2017 registrano n. 191.287 di matrimoni celebrati in Italia di cui n. 15.052 celebrati in Puglia. 

Questi numeri dimostrano che ci si sposa e che non è affatto vero che ci sia un calo dei matrimoni.

Le coppie che hanno deciso di sposarsi sono con rito religioso, in Italia sono state n. 96.572 e con rito civile n. 94.715. Quel che sta cambiando, quindi, è la tipologia con cui si sceglie di metter su famiglia. 

A differenza del passato, notiamo che il matrimonio religioso sta perdendo consensi lasciando spazio ai matrimoni civili.

Perché aumentano i riti civili? 

Diverse sono le motivazioni che spingono sempre più coppie a sposarsi con il rito civile invece che con rito religioso. Tra queste c’è chi è ateo o chi professa un’altra religione oltre a tutti coloro che non possono più andare in chiesa.

Possiamo facilmente dedurre che se il numero dei matrimoni civili continua ad aumentare, anche l’offerta legata al mercato wedding aumenta di conseguenza.

Ho iniziato a far caso ad uno strano fenomeno.

Da un po’ di tempo a questa parte, svariate sono le sale ricevimenti che, invece di pubblicizzare, per esempio, foto con le portate preparate dallo chef (ragione per la quale la stessa esiste) mettono in evidenza immagini di spazi adibiti per la “funzione” del rito civile con tanto di addobbi e decorazioni. 

Così come, allo stesso modo, è capitato di leggere di fioristi che si sono messi a scrivere il testo per il rito (come se un testo “facesse” la cerimonia) o i wedding planner cimentarsi nel ruolo del celebrante o addirittura diventare anch’essi autori di testi (un pò come se io mi mettessi a fare il prete nel matrimonio in chiesa, sarebbe uguale!). 

È chiaro, con internet chiunque può “attingere” ed improvvisarsi esperto in cerimonie proprio perché il trand é in aumento!

Risulta anche normale, a mio parere, pensare di affidarsi a chi propone rituali utilizzando strane simbologie (bicchieri con liquidi variopinti, rose rosse senza spine -spero-, carboni ardenti) per raggiungere una durata maggiore e credere per davvero possa anche coinvolgere e risultare suggestivo.

La cosa però mi lascia perplessa. 
Cosa c’entrerebbe tutto questo con gli articoli del codice civile che regolano la vita della coppia? 
Come possono essere messi in armonia con l’unico strumento che abbiamo per diventare formalmente una famiglia?

Proviamo per un attimo a lasciare fuori internet e le sue proposte. 
Cosa resta? 
Cosa può rendere il protocollo burocratico del contratto di matrimonio una vera cerimonia, senza attingere alla creatività di nessuno?

Per chi è protagonista è fondamentale essere sagace e compiere le scelte con la maggiore lucidità possibile.

Valutare con attenzione, guardare ogni aspetto da più angolature, chiedere, informarsi, confrontare.

Ragionare sulle differenze e le analogie. Ascoltare il parere di chi ci è passato e soprattutto ascoltare il proprio sentire, fare esattamente quello che il cuore ritiene buono, “giusto per me”.