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La procedura per unirsi civilmente in Italia

La procedura per unirsi civilmente in Italia si chiama “unione civile” ed è possibile sia per le coppie eterosessuali che per le coppie dello stesso sesso.

La procedura per unirsi civilmente in Italia

Ecco la procedura per unirsi civilmente in Italia:

  • Fare una dichiarazione di intenti presso l’ufficiale di stato civile del comune dove si vuole celebrare l’unione civile. La dichiarazione può essere presentata da entrambi i membri della coppia o da uno solo di essi, ma in questo caso è necessaria l’autorizzazione dell’altro.

La dichiarazione di intenti è un documento in cui la coppia interessata a contrarre un’unione civile manifesta la propria volontà di farlo davanti all’ufficiale di stato civile del comune dove si vuole celebrare l’unione civile.

Questo documento deve essere presentato presso l’ufficio di stato civile del comune dove si decide di unirsi civilmente celebrando l’unione civile.

Può essere presentata da entrambi i membri della coppia insieme o da uno solo di essi, ma in quest’ultimo caso è necessario ottenere l’autorizzazione dell’altro membro della coppia, che può essere data in forma scritta.

In ogni caso, la dichiarazione di intenti deve essere firmata da entrambi i membri della coppia.

Deve contenere i dati anagrafici dei membri della coppia e la data in cui unirsi civilmente in Italia.

Inoltre, entrambi i membri della coppia devono dichiarare di non avere impedimenti matrimoniali o di non essere legati da precedenti unioni civili o matrimoniali.

La presentazione della dichiarazione di intenti è il primo passo per unirsi civilmente in Italia.

  • Dopo la presentazione della dichiarazione, si deve attendere un periodo di almeno 15 giorni prima della celebrazione dell’unione civile, durante il quale verrà effettuata una pubblicazione di matrimonio.

Dopo aver presentato la dichiarazione di intenti presso l’ufficiale di stato civile del comune dove si vuole celebrare l’unione civile, si deve attendere un periodo di almeno 15 giorni prima della celebrazione dell’unione civile.

Durante questo periodo, l’ufficiale di stato civile procede alla pubblicazione dei dati dei futuri sposi in un’apposita bacheca o albo pretorio e invia le informazioni al Ministero dell’Interno.

Questa pubblicazione, chiamata “pubblicazione di matrimonio” anche se si tratta di un’unione civile, serve a garantire che non vi siano impedimenti alla celebrazione dell’unione civile.

In pratica, la pubblicazione di matrimonio è un avviso pubblico rivolto a chiunque voglia presentare eventuali opposizioni all’unione civile, ad esempio nel caso in cui uno dei membri della coppia sia già sposato o impegnato in un’altra unione civile.

L’eventuale opposizione dovrà essere presentata entro i quindici giorni dalla pubblicazione.

Superato questo periodo, se non vi sono opposizioni o impedimenti all’unione civile, la coppia può procedere alla celebrazione dell’unione civile presso l’ufficio di stato civile del comune dove ha presentato la dichiarazione di intenti.

  • Alla data concordata per la celebrazione dell’unione civile, la coppia deve presentarsi dall’ufficiale di stato civile del comune insieme a due testimoni maggiorenni. La cerimonia viene celebrata dall’ufficiale di stato civile stesso.

Alla data concordata per la celebrazione dell’unione civile, la coppia deve presentarsi all’ufficiale di stato civile del comune insieme a due testimoni maggiorenni, i quali devono essere in grado di attestare l’identità dei futuri coniugi.

La cerimonia di unione civile viene celebrata dall’ufficiale di stato civile stesso, che legge l’atto di unione civile e chiede ai futuri coniugi di esprimere la propria volontà di contrarre l’unione civile.

Dopodiché, la coppia e i testimoni devono apporre la firma sul registro dell’ufficio di stato civile, accanto alla registrazione dell’atto di unione civile.

In genere, la cerimonia di unione civile è breve e formale.

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  • Alla fine della cerimonia, viene rilasciata una copia dell’atto di unione civile, che costituisce la prova legale dell’unione tra i membri della coppia.

L’atto di unione civile è un documento ufficiale che riporta i dati anagrafici dei coniugi, la data e il luogo di nascita, la residenza, la professione e la dichiarazione dell’unione civile.

Inoltre, l’atto di unione civile riporta anche i nomi dei testimoni che hanno assistito alla cerimonia.

La copia dell’atto di unione civile viene rilasciata subito dopo la celebrazione dell’unione civile e ha valore di documento ufficiale, che può essere richiesto per la registrazione di successivi atti, come la richiesta di una pensione o la stipula di un contratto di locazione.

Inoltre, l’atto di unione civile è un documento importante anche in caso di separazione o divorzio, in quanto costituisce la prova legale dell’unione civile e può essere richiesto per la definizione dei diritti e dei doveri tra i membri della coppia.


L’unione civile in Italia è un’istituzione giuridica che garantisce alcuni diritti e protezioni alle coppie che si uniscono civilmente.

È importante notare che l’unione civile non è equiparata al matrimonio, e quindi non garantisce gli stessi diritti e protezioni previsti per il matrimonio.

Ad ogni modo, l’unione civile garantisce alcuni diritti e protezioni giuridiche alle coppie che si uniscono civilmente.

Tra questi, ad esempio, vi sono il diritto alla successione, alla pensione di reversibilità e alla tutela del patrimonio comune.

Il diritto alla successione garantisce ai membri della coppia l’eredità dei beni in caso di morte dell’altro membro.

In particolare, il coniuge superstite ha diritto alla quota di legittima, che è una parte del patrimonio del defunto che spetta ai suoi eredi legittimi.

Oltre a ciò, l’unione civile garantisce ai membri della coppia il diritto alla pensione di reversibilità, che consiste in una quota della pensione del defunto che viene erogata al coniuge superstite.

La tutela del patrimonio comune riguarda la gestione dei beni acquisiti durante l’unione civile.

In particolare, durante l’unione civile, i membri della coppia possono decidere di istituire una comunione dei beni, che prevede la condivisione di tutti i beni acquisiti durante la convivenza.

In questo caso, al momento della separazione, i beni vengono divisi in parti uguali tra i membri della coppia.

Quindi possiamo dire che, l’unione civile in Italia non è equiparata al matrimonio, ma garantisce comunque alcuni diritti e protezioni giuridiche alle coppie che si uniscono civilmente, come il diritto alla successione, alla pensione di reversibilità e alla tutela del patrimonio comune.


Grazie mille per aver letto l’intero articolo!

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